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Il regno unito e l’industria dell’aviazione civile: il passaggio ad un modello «minimalista»?

Date: 2020-02-29

Il regno unito ha ufficialmente posto fine alla sua appartenenza all’ue, durata 47 anni, la sera del 31 gennaio 2020, ora locale.Tuttavia, lasciando da parte la forma ufficiale, in realtà non cambia nulla e le cose difficili sono solo agli inizi.Questo è il momento in cui il regno unito si rende conto se l’uscita dall’europa sia o meno la fine migliore.

Il parlamento europeo e il consiglio hanno firmato il protocollo di esenzione, che è stato rinegoziato nell’ottobre del 2019.Il risultato della rinegoziazione è che il regno unito fa ancora parte del mercato unico e dell’unione doganale fino al 31 dicembre 2020 ed è vincolato ai vari orientamenti dell’unione europea, ma non è più uno stato membro.Un periodo di transizione di questo tipo dovrebbe offrire alle due parti un margine di tempo sufficiente per negoziare accordi commerciali completamente nuovi per i settori più svariati.

Per quanto riguarda il settore dell’aviazione civile, il regno unito continuerà a far parte dello spazio aereo comune europeo per il resto del 2020.Le compagnie aeree di entrambe le parti possono effettuare voli su rotte che collegano il regno unito al resto del mercato unico europeo dell’aviazione.Anche il regno unito continua a far parte dell’agenzia europea per la sicurezza aerea, garantendo che le norme di sicurezza attualmente in vigore non vengano interrotte.Il periodo di transizione consente di evitare una breve deroga britannica.Tuttavia, in mancanza di un nuovo accordo, il termine potrà essere prorogato solo fino al 2021.A quel punto i voli del settore dell’aviazione civile potrebbero essere bloccati.Tuttavia, in una prospettiva più ampia, vi sarebbe una versione "minimalista ” del regolamento di navigazione e di sicurezza.